CHI SE NE FREGA DELLA POLITICA... provi un po' a leggere qua
sito dedicato ai meccanismi che muovono la politica e che i politici preferirebbero nascondere. A cura di Giovanni Genovesi

1.6.1. Tecniche di propaganda

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La propaganda fa uso delle seguenti tecniche(1), usate sia isolatamente che in congiunzione con altre:
Ricorso alla paura
: chi è spaventato ragiona male e più facilmente fa quel che viene consigliato "per il suo meglio". Un esempio di questi tempi viene dalla manipolazione della minaccia terroristica usata dagli Stati Uniti d'America per mantenere il consenso verso l'attuale presidenza.
Ricorso all'autorità: quando è una persona importante a parlare si è meno propensi a criticare quanto ci viene detto. Come esempio valga il richiamo alla figura dello statista De Gasperi da parte di molti politici e di diversi partiti per supportare la propria vicinanza di ideali e comportamenti a quelli impersonati dal modello.
Effetto gregge: se tutti lo fanno allora dev'essere la cosa giusta. Confrontate con "mangiate merda! miliardi di mosche non possono essersi sbagliate"(2). Esempio ne è la manipolazione dei sondaggi per dimostrare che la maggioranza si è schierata, dunque assumere una posizione diversa non solo potrebbe essere sbagliato, ma anche inutile.
Ottenere disapprovazione: portare la gente ad associare la parte politica avversa a cose o comportamenti notoriamente negativi. Esempi tipicamente italiani sono l'appellare gli avversari come fascisti o comunisti, a seconda dei casi, dei momenti e degli schieramenti.
Banalità scintillanti: si tratta dell'uso di parole o frasi emotivamente cariche e associate a concetti elevati, usate in modo vago affinché ognuno vi si possa ritrovare e sempre e comunque connotate positivamente, dunque al cui richiamo è difficile opporsi. Ne sono esempi i richiami al patriottismo, alla libertà o le dichiarazioni di principio tipo "il crimine dev'essere combattuto" che, per quanto vera, non dice nulla sui modi e i tempi per farlo, ma intanto suscita approvazione.
Razionalizzazione: abbiamo bisogno di trovare delle ragioni per il nostro comportamento e le nostre credenze, e il propagandista ci aiuta a trovarle per supportare il suo messaggio, offrendoci dei motivi cui diventa difficili resistere. La razionalizzazione fa da supporto a buona parte delle tecniche presentate, ma anche a parecchio pensare quotidiano, costruendoci delle motivazioni che servono più per metterci in pace con la coscienza che non a capire davvero i perché dela vita.
Vaghezza intenzionale: più vago è il discorso meno appigli avrà l'ascoltatore per usare la capacità di critica e più facile sarà per il discorso fare presa sulle più diverse mentalità. Pensate a quanto è difficilmente criticabile uno che parli della necessità di avere più posti di lavoro, pagare meno tasse, avere un ambiente più pulito e supportare meglio la famiglia, ma non dica mai come intende fare.
Transfer: porta alla proiezione di qualità positive o negative di una persona, gruppo o nazione ad un altro soggetto per renderlo più accettabile o per screditarlo. Ad esempio dire di qualcuno che è un emulo di Hitler o di Stalin lo rende subito meno simpatico, dirsi Italiano a tutto tondo attrae le simpatie degli italiani.
Ipersemplificazione: dare risposte semplici a problemi complessi fa molto appiglio nelle nostre menti, meno nell'effettiva capacità di risoluzione di ciò che ci preoccupa. C'è disoccupazione, aumenta la criminalità, il potere d'acquisto cala? È colpa degli immigrati/dei comunisti/del terrorismo/del petrolio/ ...e via continuando con il "nemico della patria" che più preferite. Fornendo una unica e semplice risposta ai problemi che ci assillano il propagandista ci dà l'opportunità di non pensare, una opportunità cui la maggior parte di noi spesso si aggrappa senza indugio.
Uomo comune: il propagandista si propone come una persona comune, facente appello al senso comune ed al buon senso per ridurre le difese che altrimenti alzeremmo nei confronti di chi sembra diverso. Ecco così quello che si presenta come imprenditore agli imprenditori, operaio agli operai, intellettuale agli intellettuali: ma capita a tutti di finire per comportarsi in accordo al gruppo con il quale ci si trova al momento. Tale tecnica fa leva sul bisogno che abbiamo di cercare l'altrui accettazione, così come di fidarsi solo di chi ci somiglia.
Testimonianza: né più né meno di quanto accade in pubblicità quando una persona famosa consiglia un dato prodotto: si fa appello all'emulazione ed all'autorità per impedire che si alzino le difese della ragione. È una variante dell'effetto gregge ove uno ci dice "io l'ho fatto, perché tu no?": ricorda molto l'invito del drogato all'amico.
Stereotipizzazione o Etichettatura: consiste nel dare una connotazione positiva o negativa a qualcuno o qualcosa in modo da stimolare i pregiudizi del pubblico, ripetendolo ossessivamente fintanto che l'etichetta sostituisca la sostanza di ciò che è in questione. Si accoppia al Transfer.
Individuare il Capro espiatorio: identificare un colpevole cui attribuire la responsabilità per ciò che non va, trovandolo spesso tra i diversi, gli estranei o i minoritari, per distrarre l'attenzione dai veri responsabili o da una soluzione che non favorirebbe il propagandista. Vedi ipersemplificazione più sopra.
Parole virtuose: pace, felicità, sicurezza, guida saggia, libertà, ecc., sono parole che solo a sentirle ci fanno pensare a qualcosa di positivo e di desiderabile, distraendoci dalle reali implicazioni che chi le utilizza intende nascondere. Simile alla tecnica delle banalità scintillanti.
Slogan: una stereotipizzazione o l'etichettatura condensate in una breve frase ad effetto, facile da ricordare e da usare contro gli avversari. Qui gli esempi sono superflui.

Come avrete notato, praticamente tutte le tecniche cercano di utilizzare un ridotto numero di principi base, cercando di attaccare la nostra mente con specchietti per le allodole che la distraggano dalla sostanza, che nascondano la complessità, che canalizzino la paura. Ne parliamo di seguito.

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NOTE
(1) Si fa qui riferimento alla voce propaganda della Wikipedia. La terminologia risente della traduzione di definizioni nate in inglese e la separazione tra le varie tecniche è molto più sfumata di quanto il presente elenco potrebbe far pensare. (torna al testo)
(2) Gino & Michele, Matteo Molinari, Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano. (torna al testo)

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Ultimo aggiornamento
28 gennaio 2005

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