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1.3.2. La gente, persone in cerca di sicurezza
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Gli elettori non vogliono problemi, vogliono che chi hanno scelto faccia per loro quello che non avrebbero il tempo e la possibilità di fare da soli, cioè esaminare i problemi della polis, proporre delle soluzioni, accordarsi su quella che alla maggioranza sembra la migliore, trovare le risorse per attuarla e, infine, cosa troppo spesso trascurata, controllare sia che venga attuata così come stabilito ma anche che dia i risultati che si erano previsti, e così correggere eventuali errori o risultati non desiderati.
Anche qui, gli elettori non vogliono problemi perche pure loro, come gli eletti, non sono una categoria astratta, ma persone vere, in carne ed ossa, pure loro coi propri pregi e difetti. Non vogliono problemi essenzialmente per il fatto che, come qualsiasi sistema che si confronti in un ambiente dalle limitate risorse, tendono ad evitare sprechi di tempo ed energia. In questo tentativo cercano di sfruttare le conoscenze ed esperienza accumulate per costruirsi un più o meno consapevole modello predittivo del futuro, in base al quale essere pronti ad approfittare delle occasioni favorevoli, ma soprattutto ad evitare situazioni spiacevoli.
Qui sta il punto della faccenda: un qualsiasi modello di previsione, perché funzioni a dovere, non basta che descriva bene la situazione tipica a cui verrà applicato, deve essere pure fornito dei dati giusti, delle informazioni precise, da cui partire per trarne fuori previsioni approssimativamente valide. Ahimé, spesso quando si tratta di prevedere il possibile sviluppo pratico di alcune idee politiche le informazioni rese accessibili tramite i mass-media sono meno che adeguate, lasciando interdetti chi in base a quelle volesse capirci di più. Per fare un esempio, è come spiegare il volo a reazione parlando di quello degli uccelli: magari si potrà capire che vi è assonanza, visto che comunque si parla di cose che volano, ma difficilmente riuscirebbe prevedibile il comportamento di un jet sulla base di un mero paragone ornitologico.
Gli elettori non sono volgo, non sono una massa indistinta che supinamente segue la guida carismatica del momento. Sono individui, ognuno dei quali compie delle scelte sulla base dell'interesse individuale, che può coincidere o meno con quello del proprio vicino, ma tali scelte vengono in ogni caso basate e ponderate in ragione delle esperienze e delle informazioni possedute. Immaginarli quale massa informe non rende giustizia dei movimenti in essa ingenerati anche dall'iniziativa di individui non necessariamente legati al potere o all'ideologia dominante. È inoltre un pessimo modello di previsione dei suoi comportamenti, che non tiene conto di quanta acqua è passata sotto i ponti, di quanta conoscenza si è accumulata negli ultimi anni nei campi degli studi sociali. (1)
Dunque basta parlare della gente e rivolgiamoci ai singoli che la compongono. È nostro interesse conoscere di più per farsi fregare di meno, è necessario, per assicurarci la sicurezza, apprendere i meccanismi della politica per selezionare le persone che devono rappresentarci, per far capire loro che non tutto gli è permesso, che delle persone informate possono fargli pagare i comportamenti scorretti.
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NOTE
(1) Sulla necessità di capire meglio il mondo intorno a noi, vedi alle parti 5.2. e 5.6. (torna al testo)
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Ultimo aggiornamento
28 gennaio 2005
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