CHI SE NE FREGA DELLA POLITICA... provi un po' a leggere qua
sito dedicato ai meccanismi che muovono la politica e che i politici preferirebbero nascondere. A cura di Giovanni Genovesi

0.4. Cosa ce ne viene

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Un filosofo ha detto: "l'intelligenza è il senso della causalità"(1); questo significa che il più distintivo carattere della persona intelligente é la capacità di comprendere non solo quali cause conducono a certi effetti, ma anche di prevedere anche a lungo termine i futuri effetti delle azioni attuali. Affinché l'intelligenza elabori i problemi, e fornisca le soluzioni giuste per ottenere il risultato desiderato, deve conoscere i fatti di ieri e di oggi nel modo più accurato possibile, deve possedere un modello di come i fatti in questione accadono. Altrimenti ci si troverebbe nella posizione di chi abbia un bullone ed una chiave inglese e provi a infilare il bullone nella sua sede usando la chiave come un martello: potrebbe anche riuscire nell'intento, ma chissà con che danno per chiave, bullone e sede! Riguardo alla politica purtroppo la situazione è spesso questa, invece di adottare il modello che spiega come la chiave, inforcando il bullone e facendolo ruotare, lo invita agilmente nella sede che gli compete, eletti ed elettori usano il modello del martello con il chiodo, ed inventano scuse o cercano colpevoli per giustificare l'incapacità di ottenere il risultato promesso.

Mettendo qui da parte gli eletti, il fatto che gli elettori siano di rado e approssimativamente informati, quando non quasi mai e male, fa si che quelli che con il loro voto avrebbero dovuto selezionare le persone più idonee a rappresentarle per il benessere della polis(2) perdano invece interesse e fiducia nel funzionamento del sistema, offrendo la possibilità a chi gestisce il gioco di approfittarne, con la conseguenza che, invece di amministrare la cosa pubblica in modo da rispettare il mandato elettorale e cioè da fare gli interessi dei suoi elettori, finisce per farsi gli interessi propri, con i risultati di lungo periodo che, ahimè, ognuno può agevolmente verificare(3).

Se tramite questa rubrica si riuscirà, anche di poco, a migliorare la qualità dell'informazione politica, fornendo informazioni più utili al senso della causalità dell'elettore, aiutandolo a crearsi un modello di comportamento rispondente al bisogno di efficienza della polis, sarà più difficile venire illusi, sarà più difficile che chi ha promesso quadri faccia poi picche restando impunito, sarà più difficile fregarsene e essere fregati.

Utopia? Vedrete, andando oltre con la lettura, che non lo è, e per motivi insospettatamente solidi.

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NOTE
(1) Arthur Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, quanto prima vedrò di riportare a che pagina. (torna al testo)
(2) La polis era per i greci la cittadinanza, o la cosa pubblica, o la città. Chiaramente qui non si cerca di dare la completa etimologia del termine, ma solo di dare un'idea dell'origine del termine politica. (torna al testo)
(3) Per informazioni supplementari su alcune distorsioni dell'agire politico vedi le parti 1.5 e 4.5. (torna al testo)

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Ultimo aggiornamento
28 gennaio 2005

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